Sembra proprio che stia ricominciando a muoversi, anzi a correre veramente ilmercato degli immobili a stelle e strisce, dietro ci stanno l’incertezza dei mercati economici, la poca sicurezza sulle politiche monetarie ed anche la Banca Centrale degli Stati Uniti che cerca e vuol rallentare le acquisizioni di asset e quindi ilmercato immobiliare ricomincia a mostrarsi come un bene rifugio.

A traino di questa ripresa sembra esserci la compravendita di case di lusso che presenta una richiesta molto alta e di contro poca disponibilità nell’offerta, chi compra questo tipo di case è disponibile a pagare molto spesso in contanti e chi si interessa a questi acquisti non si spaventa di pagare dei sovrapprezzi proprio per superare la scarsità di immobili disponibili; inoltre si tenga conto che fino al settanta per cento delle operazioni sono condotte in contanti a testimonianza della salute di questo comparto del mercato.

Le due città che guidano la ripresa del settore immobiliare americano sono Miami e New York: la prima per il quantitativo di transazioni che realizza mentre la Grande Mela per i volumi di compravendite dove l’incremento dei prezzi non conosce differenze, crescono infatti i prezzi delle locazioni che quelli delle vendite e sempre più diminuisce la differenza fra Manhattan e Brooklyn, dove addirittura si sono avuti incrementi del 37,8 per cento dal 2008 ad oggi. A Miami è innanzitutto la popolazione ad essere cresciuta negli ultimi ventiquattro mesi, più venti per cento, e di conseguenza anche la domanda di case, soprattutto da parte di acquirenti stranieri: canadesi, svizzeri ed i nostri connazionali sono i principali interessati a comprare.

25 giu 2013, pubblicato da Giovanna Valsecchi su Immobiliare.it