Milano tra lusso e popolare

La città che anticipa le mode e le tendenze, che da sempre nel Paese detta gli orientamenti, in moltissimi ambiti, in tutto il resto del Paese, questo è Milano; città della moda e del lusso, ma anche “ Milan col cor in man” come recita un celebre proverbio meneghino e proprio questi suoi due estremi caratterizzano l’andamento del mercato immobiliare milanese del periodo. Le case popolari e i super attici nelle vie del quadrilatero della moda vivono in questi giorni sorti diverse ma entrambe sono al centro di analisi di mercato e di importanti movimenti.

 

 

Aler vende case

Nelle sola metropoli milanese l’Azienda lombarda che si occupa dell’edilizia residenziale, ha realizzato ben centosettanta quartieri e nella sua lunga storia, l’Aler venne istituita all’inizio del Novecento, davvero notevole è stato il patrimonio abitativo che è stato costruito e che non può essere paragonato a quello di nessun’altra realtà analoga in Europa; l’azienda possiede ancora oltre settanta mila alloggi ed altrettanti sono quelli che sono stati alienati.

Ma ora l’Aler ha assolutamente bisogno di  fondi ed ha deciso quindi di intervenire vendendo parte del proprio patrimonio immobiliare; ha perciò bandito un’asta per mettere sul mercato un intero quartiere di villette, in stile liberty ubicate nel quartiere del sarto, purtroppo i prezzi richiesti sono stati considerati troppo alti e quindi la prima convocazione dell’asta è andata deserta, ne verrà bandita un’altra, che dovrebbe realizzarsi verso la fine di questo mese, nella quale verranno messi in vendita anche molti altri appartamenti.

Questo dato dimostra che le difficoltà nel vendere che incontrano le agenzie immobiliari ed i privati sono le stesse dell’Aler che per quest’ultima asta non ha ricevuto nemmeno un’offerta. La nuova asta, il cui bando di partecipazione scade il prossimo 25 marzo, proporrà in vendita circa settanta appartamenti sfitti, collocati in varie zone di Milano e complessivamente, sommando il prezzo di ciascun immobile, la base d’asta è pari a 5,6 milioni di euro e ci sono immobili messi in vendita con una cifra di partenza di novanta mila euro.

Lusso milanese per i russi

Sembra che anche tutta questa fascia di mercato, che fino ad ora non era stata minimamente toccata dalla crisi,  stia iniziando a subire un po’ il colpo, per quanto in misura minore e meno forte che il resto del mercato, ma in ogni caso le residenze lussuose milanesi vengono a costare il venti, venticinque per cento in meno in confronto a cinque anni fa.

Come abbiamo detto non si tratta di una vera e propria crisi ma di una minima frenata del mercato del lusso, che continua però, soprattutto nelle zone più prestigiose e negli  appartamenti di maggior pregio a chiedere un’importante capacità di spesa.Sembra che in questo momento possano permettersi spese di questo tipo, stiamo parlando di cifre che al metro quadro possano superare anche i diciannove mila euro al metro quadro, solo imprenditori dei settori che resistono alla crisi, come la moda e la telefonia o i super ricconi che vengono dall’estero, soprattutto dai Paesi arabi e dalla Russia. Anche se non stiamo proprio subendo un’invasione russa del mercato immobiliare milanese di prestigio, bisogna dire che questi acquirenti pretendono il lusso più sfrenato ma dall’altra parte non pongono alcun limite di spesa.

Arabi e russi considerano normale spendere tra i duecento ed i trecento mila euro per affidare il proprio immobile alle mani esperte di un interior designer, chiedono spazi molto ampi anche per avere a disposizione sufficiente spazio per tate, cuochi e personale di servizio che si portano al seguito e non sembrano saper fare a meno di una palestra in casa e rubinetteria dorata nelle stanze da bagno di marmo.

7 mar 2013, Fonte Immobiliare.it  pubblicato da Giovanna Valsecchi

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